MILIA in Abruzzo

La Regione Abruzzo, insieme con il Dipartimento Affari Penitenziari dello Stato e alla Regione Puglia, ha guidato un progetto di inclusione sociale dei detenuti, che ha puntato a essere esportato in altre realtà italiane, denominato progetto MILIA – Modelli sperimentali di intervento per il lavoro e l’inclusione attiva delle persone in esecuzione penale, un progetto grazie al quale 80 detenuti del carcere di Sulmona sono stati coinvolti in un'iniziativa finalizzata alla costituzione di una start-up per produrre arredi degli istituti penitenziari.

Nella prima fase del progetto, a seguito della definizione di un modello sperimentale di intervento per il lavoro e l'inclusione delle persone in stato di detenzione, è stata avviata un’attività di orientamento presa in carico dei detenuti, finalizzata all’individuazione degli 80 allievi da coinvolgere nelle attività formative.

Nel mese di Luglio 2022, sono stati avviati 5 corsi formativi, della durata di 400 ore, ciascuno per 16 detenuti e si sono conclusi nel mese di Gennaio 2023 con l’ottenimento della qualifica di falegname

Contemporaneamente alla formazione, è stato avviato il processo di adeguamento dei processi produttivi del laboratorio di falegnameria. Il servizio, sulla base del modello definito dalla Regione Puglia, Lead Partner del progetto, è finalizzato alla creazione di una vera e propria “azienda” produttiva carceraria, in grado di formare professionalmente, reinserire nel mondo del lavoro il detenuto e ampliare il bacino di produzione della falegnameria in modo da poter rispondere al fabbisogno nazionale degli Istituti Penitenziari.

Nei primi mesi del 2023, gli esperti nei processi produttivi della lavorazione del legno, hanno affiancato gli allievi che avevano conseguito la qualifica di falegname nell’attuazione del piano manageriale per l’attuazione del modello di business definito dalla Regione Puglia, Lead partner di progetto, e l’avvio dell'organizzazione del laboratorio di falegnameria con criteri aziendalistici.

La fase di avvio “start up” dell’azienda carceraria ha costituito per gli allievi che già avevano conseguito la qualifica di falegname il proseguimento di un percorso di crescita professionale. Grazie al training on the job, affiancati da Esperti dei Processi Lavorativi della Lavorazione del Legno, hanno potuto acquisire competenze per la gestione delle macchine utensili e centri di lavoro a Controllo Numerico Computerizzato, connesse all’adeguamento dei processi produttivi per il laboratorio di falegnameria dell’istituto penitenziario di Sulmona.

Questo intervento ha voluto testimoniare la volontà delle istituzioni di avviare e consolidare politiche di inclusione sociale, economica e culturale dirette verso quei soggetti che, a seguito dell'esperienza di reclusione, rischiano di rimanere fuori dai quotidiani contesti sociali ed economici della società. L'intervento promuove un processo di inclusione che vuole ridurre gli squilibri economici, ma anche offrire ai territori e alle loro comunità opportunità di collaborazione con le istituzioni e con le strutture carcerarie presenti sul territorio in modo da agevolare l'integrazione con le comunità locali.

 

 

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