Scuola e Covid - Domande frequenti

Scuola e Covid - Domande frequenti

Nei bambini:

  • febbre superiore a 37,5 °C
  • tosse
  • cefalea
  • sintomi gastrointestinali (nausea/vomito, diarrea)
  • faringodinia (dolore localizzato nella faringe)
  • dispnea (respirazione difficoltosa)
  • mialgie (dolore localizzato in uno o in più muscoli)
  • rinorrea/congestione nasale

In generale:

  • febbre superiore a 37,5 °C
  • brividi
  • tosse
  • difficoltà respiratorie
  • perdita improvvisa dell’olfatto (anosmia) o diminuzione dell’olfatto (iposmia)
  • perdita del gusto (ageusia) o alterazione del gusto (disgeusia)
  • rinorrea/congestione nasale
  • faringodinia (dolore localizzato nella faringe)
  • diarrea.
  • Rimanere a casa e osservare l’isolamento fiduciario
  • Contattare subito il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta

Il Referente Covid dell’istituto scolastico chiama i genitori e nell’attesa la persona con sintomi, munita di mascherina, viene condotta in un’aula apposita, alla presenza di un operatore munito di mascherina.

L’operatore deve:

  • indossare la mascherina 
  • tornare a casa per osservare l’isolamento fiduciario
  • contattare subito il medico di medicina generale.

Quando i sintomi fanno pensare che si tratti di un "caso sospetto" Covid.

È il pediatra a effettuare questa valutazione in base al triage e al decorso dei sintomi.

Quando i sintomi durano per oltre tre giorni, sia che si tratti di criteri maggiori sia minori.

Criteri maggiori:

  • febbre superiore a 37,5 °C
  • tosse secca o dispnea (respirazione difficoltosa)
  • anosmia (perdita del senso dell'olfatto)  e/o 
  • ageusia (perdita del senso del gusto). 

Criteri minori:

  • congiuntivite bilaterale
  • astenia severa
  • mal di testa
  • rinorrea (naso che cola)
  • disturbi gastrointestinali (diarrea, nausea, vomito)
  • dolori osteomuscolari diffusi
  • faringodinia (dolore localizzato alla faringe).

Il test di riferimento è quello diagnostico, ovvero il tampone naso-faringeo, effettuato dal Dipartimento di prevenzione.

  • Negli ambulatori o presso le postazioni per il tampone in auto dell’Asl di riferimento se la persona è in condizione di muoversi. Il test viene effettuato nel rispetto delle misure di protezione individuale (mascherine, distanziamento, igiene delle mani)
  • A domicilio se la persona non è in condizione di muoversi.
  • Il Dipartimento di Prevenzione territorialmente competente:
    • emette il provvedimento e lo registra nel sistema;
    • avverte tempestivamente il medico o pediatra e l’istituto scolastico;
    • avvia la ricerca dei contatti;
    • indica le azioni di sanificazione straordinaria della struttura scolastica nella parte interessata.
  • Il Referente Covid dell’istituto scolastico fornisce tempestivamente al Dipartimento di Prevenzione l’elenco dei compagni di classe e degli insegnanti e degli eventuali altri operatori scolastici che sono stati a contatto con il “caso confermato” nelle 48 ore precedenti l’insorgenza dei sintomi.
  • Il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta o il medico USCA che ha in carico la persona prosegue la sorveglianza sanitaria, aggiornando nel sistema informativo regionale le informazioni sullo stato clinico. 

Il pediatra o il medico curante valuta il percorso clinico/diagnostico più appropriato, anche l’eventuale ripetizione del test, e l’opportunità dell’ingresso a scuola.

Dopo l’effettuazione di due tamponi a distanza di 24 ore l’uno dall’altro con un contestuale doppio negativo. Il medico o pediatra rilascia “attestazione di avvenuta guarigione e nulla osta all’ingresso o rientro in comunità”.

Viene considerato "contatto stretto" e posto in quarantena.
Eventuali suoi contatti stretti (per esempio i compagni di classe dell’alunno in quarantena), non necessitano di quarantena, a meno che non sia valutato dal Dipartimento di Prevenzione.