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Carciofo Brindisino IGP

Il Carciofo Brindisino IGP designa i carciofi appartenenti alla specie Cynara cardunculus subsp scolymus (L.) prodotti nel territorio dei seguenti comuni della provincia di Brindisi: Brindisi, Cellino San Marco, Mesagne, San Donaci, San Pietro Vernotico, Torchiarolo, San Vito dei Normanni e Carovigno.

Le prime notizie storiche sul consumo di carciofo nel Salento risalgono al 1736: in tale anno nel Seminario di Otranto venivano servite pietanze a base di carciofi prodotti in quell’area nel mese di aprile. Inoltre, in ricettari risalenti al 1773, sono riportate ricette in cui è presente il carciofo. Le prime rilevazioni statistiche sulla coltivazione del carciofo in provincia di Brindisi risalgono al 1930. Gli evidenti segni del connubio tra coltura e popolazione si trovano anche nel gran numero di piatti a base di carciofo che caratterizza la cucina locale, e nell’elevato grado di specializzazione dei produttori dell’area, acquisita con tecniche di coltivazione tramandate di padre in figlio.

Le tecniche di coltivazione unitamente alle condizioni pedoclimatiche del territorio gli conferiscono una precocità che ne consente la presenza sul mercato già dal mese di ottobre.

Il Carciofo Brindisino IGP è caratterizzato da un capolino di forma cilindrica, integro, di aspetto fresco e privo di segni di avvizzimento, le brattee esterne sono di colore verdastro con lievi sfumature violette mentre quelle interne di colore bianco verdastro con lievi sfumature violette.

Il territorio di coltivazione del ‘Carciofo Brindisino IGP', caratterizzato dalla particolare composizione dei suoli, costituita da terreni sabbiosi calcarei di origine costiera, meglio conosciuti come “tufi” che accompagnano il litorale adriatico specialmente nel tratto Brindisino, conferisce ai capolini particolari caratteristiche qualitative e organolettiche. In particolare i suoli ricchi di potassio, unitamente ai fattori umani e alle peculiarità dell’ecotipo utilizzato, conferiscono ai capolini caratteristiche di tenerezza e sapidità che sono determinati da una scarsa presenza di fibra e un elevato contenuto di inulina.

Il “Carciofo Brindisino” deve essere raccolto con cura evitando danni meccanici in tutte le fasi di raccolta, trasporto, consegna allo stabilimento di condizionamento. La raccolta deve essere eseguita a mano, tagliando lo stelo (gambo) del carciofo ad una lunghezza non superiore a 10 cm, con l’eventuale presenza di 1 o 2 foglie. La spiccata vocazione del territorio ha portato, negli ultimi decenni, all’incremento della superficie coltivata a carciofo, tanto che attualmente circa il 20% della produzione nazionale di carciofi proviene dalla provincia di Brindisi.

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Registrazione
08/11/2011
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Classe
Classe 1.6 Ortofrutticoli e cereali, freschi o trasformati
Organismo produttore

Consorzio di Tutela Carciofo Brindisino IGP 
Via Tor Pisana 98 - 72100 Brindisi (BR)
Mobile +39 340114252

Organismo controllo

DQA Dipartimento Qualità Agroalimentare 
Via Nazionale 89/A - 00184 Roma (RM)

Pubblicato il 26 maggio 2022