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I segnali dell’influenza: sintomi e durata

L’influenza stagionale circola velocemente durante il periodo autunnale e, per proteggersi, è necessario conoscere i suoi segnali.

Influenza o sindrome parainfluenzale?

Esiste una distinzione tra l’influenza - provocata dal virus dell’influenza per cui esiste il vaccino antinfluenzale - e le sindromi parainfluenzali, provocate dai virus parainfluenzali per i quali non esiste un vaccino.

L'influenza è una malattia di tipo respiratorio che si manifesta in varie forme e diversa gravità.

I sintomi principali riconducibili all’influenza sono:

  • insorgenza improvvisa di febbre (anche alta)
  • tosse
  • dolori muscolari

Altri sintomi comuni sono: mal di testa, brividi, mancanza di appetito, stanchezza, spossatezza, mal di gola, nausea, vomito e diarrea specialmente nei bambini.

Le sindromi parainfluenzali, invece, sono malattie infettive molto comuni che si manifestano con patologie che interessano il tratto respiratorio o gastro-intestinale.
Le infezioni da virus parainfluenzali che interessano le vie aeree superiori provocano sintomi come mal di gola, tosse secca, congestione nasale, brividi, febbre e malessere generale.
Quando le sindromi parainfluenzali colpiscono il tratto gastro-intestinale, invece, le manifestazioni possono comprendere patologie come faringite, febbricola, vomito, diarrea e dolori addominali.

Il percorso dell’influenza

L'influenza si trasmette principalmente attraverso le goccioline di saliva diffuse attraverso tosse e starnuti oppure tramite contatto diretto o indiretto con le secrezioni respiratorie di un soggetto influenzato (fazzoletti, abiti).
Il periodo di incubazione dell'influenza stagionale è solitamente di due giorni ma può variare anche da uno a quattro giorni: gli adulti possono contagiare altri soggetti da un giorno prima dell'inizio dei sintomi a circa cinque giorni dopo l'inizio dei sintomi.
Il decorso e guarigione dell’influenza nella maggior parte dei casi si verifica in 7/10 giorni.
In alcuni soggetti, spesso i più fragili, possono insorgere complicanze, infatti bambini e soggetti con sistema immunitario indebolito possono essere più facilmente soggetti al contagio.

Consulta sempre il tuo medico o il pediatra di fiducia in caso di dubbi o necessità.

Pubblicato il 13 febbraio 2020