Campagna per il vaccino antinfluenzale

Con l'acquisto da parte della Regione Puglia di 1 milione e 220mila dosi, è partita la campagna per la vaccinazione antinfluenzale.

L’offerta è garantita con la massima priorità a:

  • personale sanitario 
  • persone dai 60 anni in su
  • donne in gravidanza
  • persone di tutte le età con patologie di base
  • bambini e bambine (tra 6 mesi e 6 anni di età).

La vaccinazione è offerta gratuitamente alle persone dai 60 anni in su, a chi è addetto a servizi pubblici di primario interesse collettivo (forze armate, vigili del fuoco, ecc.), al personale che per motivi di lavoro è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani, ai donatori di sangue.

Tutti i vaccini antinfluenzali sono co-somministrabili, nella stessa seduta oppure a qualsiasi distanza, con gli altri vaccini previsti dal Piano nazionale prevenzione vaccinale e con quelli anti Covid-19.

Per le persone non deambulanti, i medici di Medicina generale e i pediatri di libera scelta garantiscono la vaccinazione a domicilio.

La legge regionale n. 27 del 19 giugno 2018 introduce l’obbligo di vaccinazione per il personale sanitario impegnato nei servizi erogati nell’ambito del Servizio Sanitario Regionale (SSR).
Le disposizioni si applicano anche agli studenti dei corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi dentaria, dei corsi di laurea triennali e magistrali delle professioni sanitarie che svolgono attività di tirocinio in ambienti sanitari e a diretto contatto con i pazienti.

La vaccinazione è consigliata anche al personale non sanitario che opera nelle strutture sanitarie, al fine di ridurre il rischio di circolazione dei virus.

La vaccinazione antinfluenzale è gratuita per le persone che per motivi di lavoro sono a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani (allevatori, addetti alle attività di allevamento, addetti al trasporto di animali vivi, macellatori e vaccinatori, veterinari).
È estesa, inoltre, anche agli studenti dei corsi di laurea afferenti al dipartimento di Medicina veterinaria dell’Università degli studi di Bari che durante le attività formative vengono in contatto con specie animali potenzialmente infette da virus influenzali non umani.