Ambiti d'intervento delle politiche energetiche

Tra gli obiettivi perseguiti dall’Unione Europea nell’ambito delle politiche energetiche, art. 194 TFUE (Trattato funzionamento Unione Europea), uno dei punti cardine è quello della decarbonizzazione dell’economia.  

La Regione Puglia è leader in Italia per produzione da energia fotovoltaica ed eolica e nel 2019 ha coperto il 52% dei propri consumi elettrici con energie rinnovabili a fronte di una media nazionale del 34% (Fonte: ISTAT, BES gennaio 2021).

Il processo di decarbonizzazione dell’economia pugliese determinerà  la necessità crescente di sostituire i combustibili fossili (gas, petrolio, carbone), sia in ambito industriale che civile e dei trasporti, intervenendo in ambiti quali efficienza energetica, combustibili green (tra cui l’idrogeno), fonti energetiche rinnovabili e nuovi prodotti e servizi a basso impatto ambientale.

Di seguito è possibile consultare gli ambiti d'intervento in cui opera la Sezione Transizione Energetica della Regione Puglia e approfondire i temi energetici, espressione delle politiche regionali di sviluppo economico.

La transizione energetica è il passaggio dall’utilizzo di fonti non rinnovabili a fonti rinnovabili (cd FER) nella filiera di produzione, trasformazione ed impiego dell’energia elettrica e termica, l’adozione di tecniche e soluzioni per il risparmio energetico e di sviluppo sostenibile. Rappresenta tra i più ambiziosi processi sociali e tecnologici a cui il nostro Paese e la Regione Puglia sono chiamati. 

Le fasi principali di questo cambiamento sono la decarbonizzazione, il rafforzamento dell’efficienza energetica, l’incremento dell’utilizzo delle fonti rinnovabili.
La Regione Puglia partecipa al raggiungimento di detti obiettivi attraverso la Pianificazione Energetica Ambientale Regionale e, in concreto, attraverso il corretto svolgimento dei processi autorizzativi delle FER, ma anche la partecipazione ad iniziative pubbliche finalizzate ad ospitare progetti di investimento in aree industriali dismesse o comunque idonee per la creazione di centri di produzione, distribuzione e impiego su scala locale di vettori energetici sostenibili, quali l’idrogeno. 

La Regione Puglia ha costruito un ecosistema regionale dell'idrogeno completo in termini di ricerca e sviluppo, trasferimento tecnologico, sistema manifatturiero creando una vera e propria Strategia dell'idrogeno. 

Il processo di decarbonizzazione dell’economia pugliese determinerà infatti la necessità crescente di sostituire i combustibili fossili (gas, petrolio, carbone), sia in ambito industriale che civile e dei trasporti, con soluzioni alternative e, in questo senso, l’idrogeno costituisce certamente uno dei vettori energetici candidati a tale transizione (vedasi iniziative collegate al PNRR tra cui quelle legate allo sviluppo della filiera dell'idrogeno, per le quali la Regione ha aderito alla manifestazione di interesse del MITE) 

La Regione Puglia, promuove inoltre la costituzione di Comunità di Energia Rinnovabile (CER) e di Gruppi di autoconsumo collettivo (GAC). Una delle iniziative portate avanti in questo ambito dalla Sezione Transizione energetica è il Reddito energetico regionale istituito con la Legge Regionale n. 42/2019.

Sempre nell’ambito delle misure per la Transizione energetica, la Regione Puglia ha previsto un sistema di incentivazione finalizzato alla redazione dei PAESC per Comuni aderenti al Patto dei Sindaci per il Clima & l’Energia.

La Regione Puglia promuove l’efficientamento degli edifici pubblici e privati come prima forma di riduzione dei livelli di consumo ed ottimizzazione dell'uso delle fonti di approvvigionamento e impiego dell'energia.  

La Legge Regionale n. 36 del 05/12/2016 al titolo I disciplina le procedure per l’esecuzione degli accertamenti e delle ispezioni dello stato di esercizio e manutenzione degli impianti termici ai sensi del d.P.R. 74/2013.

Inoltre, la DGR n. 2446 del 21/12/2018, ha indicato le disposizioni e i criteri per l’esercizio, il controllo, la manutenzione e l’ispezione degli impianti termici prevedendo all’art. 9 il Catasto degli impianti Termici Regionale.

Per il tramite dei dati inseriti nel catasto energetico regionale la Regione Puglia esercita le prerogative di controllo e supervisione in tempo reale delle attività svolte dalle autorità competenti e dai soggetti esecutori.