V Piano regionale Politiche sociali

Il Piano si basa su tre pilastri fondamentali e interdipendenti: analisi, principi ispiratori e livelli essenziali, strategia

  1. L’analisi, confluita nella Relazione sociale regionale 2018-2020, da conto dell’attuazione del precedente Piano (con riferimento all’implementazione dei Piani sociali di zona di Ambito territoriale) e delle connesse misure ed azioni attuate con la diretta regia regionale. Il documento costituisce il primo tentativo di descrivere in modo organico ed unitario lo stato di salute del nostro multiforme e variegato sistema di welfare, unitamente alla composizione di un ideale profilo della comunità e dei suoi bisogni più rilevanti.
  2. L’attenzione si è poi focalizzata sui principi ispiratori che orientano il nostro sistema di welfare. Anche a livello nazionale si registra, già dalla fine del 2017,  un accento considerevole su tutte le politiche di inclusione, centrate sulla presa in carico dei soggetti fragili e dei loro nuclei familiari, in un rilancio di quella che era la filosofia della “storica” legge quadro sull’assistenza (L. n. 328/2000), che deve certamente rappresentare il fondamento di un rinnovato sistema di welfare, agganciato ormai ad una sempre più chiare definizione di Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali - LEPS.
  3. La strategia di intervento che definisce gli obiettivi generali, le priorità da perseguire, gli interventi/servizi da realizzare, i risultati da raggiungere e si articola in 7 aree prioritarie di azione secondo uno schema classico già adottato per i precedenti documenti e cicli di programmazione sociale regionale.

 

La Regione Puglia ha riservato grande attenzione al percorso di ascolto e partecipazione, posto in essere secondo i princìpi di sussidiarietà, cooperazione e responsabilità condivisa tra i diversi livelli istituzionali e gli stakeholder, riconoscendo agli stessi, nell’ambito delle rispettive competenze e fini istituzionali, un ruolo determinante nell’organizzazione e nella gestione del sistema integrato di interventi e servizi sociali ed ancor prima nella definizione, in coerenza con i documenti di programmazione nazionale, delle politiche sociali regionali e territoriali.

Il percorso di ascolto e partecipazione, quale laboratorio di discussione il più allargato possibile e propedeutico alla scrittura del presente Piano regionale delle Politiche Sociali, trova origine nella necessità avvertita dal Dipartimento e dall’Assessorato di ridurre le distanze causate anche dalla pandemia, far percepire la prossimità ai territori, aprire al coinvolgimento nelle decisioni sulla programmazione degli interventi in materia sociale, sì da assicurarne maggiore qualità.

Il confronto posto in essere a partire dall’ultimo trimestre del 2021 ha avuto l’ambizione di includere i diversi attori interessati quali testimoni privilegiati del sistema di welfare regionale, tutti in possesso di competenze ed esperienze utili a far emergere le criticità di sistema e fornire spunti per elaborare nuove proposte.