Confindustria Lecce. La sfida della transizione energetica per le imprese della provincia di Lecce

Confindustria Lecce, in collaborazione con la Camera di Commercio di Lecce, pubblica il rapporto "La sfida della transizione energetica per le imprese della provincia di Lecce", avente l'obiettivo di rendere il sistema produttivo della provincia leccese più competitivo ed efficiente , accrescerne il valore aggiunto, ispirando percorsi di innovazione, con particolare riferimento agli ambiti tecnologici più rilevanti
per la sfida della transizione energetica.

Per comprendere meglio il punto di partenza è stata condotta un’indagine su un campione di imprese sufficientemente rappresentativo del settore manifatturiero della provincia di Lecce. Il 43,3% del totale opera nel comparto metalmeccanico, il 25% è censito come "Altre imprese manifatturiere", il 20%nell’agroalimentare, l’8,3% nel tessile, l’1,7% nel chimico e un altro 1,7% nel settore del legno.

Dal punto di vista dimensionale il 15% appartiene alla categoria delle micro imprese, il 51,7% a quella delle piccole, il 25% a quelle delle medie, il restante 8,3% a quello delle grandi imprese.

Analizzando i dati sul consumo annuo si rileva che il 33,33% del campione consuma fino a 50mila kilowattora (kWh); il 10% da 50mila kWh a 100mila kWh; il 35% da 100mila kWh a 1 milione di kWh; il 21,77% consuma oltre 1 milione di kWh.

Emerge inoltre che il 71,7% delle imprese esaminate possiede già un impianto di produzione di energia da fonti rinnovabili e il 70% mostra un chiaro interesse ad aderire a una comunità energetica. 

Il documento presenta anche quadro sull'andamento dei prezzi dell'energia elettrica e del gas, sui consumi in provincia di Lecce e in Puglia, sulla produzione di energia da fonti rinnovabili. Per quanto riguarda il prezzo dell’energia si evidenzia un aumento significativo nel 2022, in linea con i trend internazionali. Tale impennata, attribuibile a diversi fattori tra cui la pandemia di Covid-19 e l'invasione russa dell'Ucraina, sottolinea l'importanza di investire in fonti energetiche alternative e sostenibili per garantire una maggiore stabilità e ridurre la dipendenza da fonti tradizionali.

Per approfondimenti si può scaricare il rapporto.

 

Pubblicato il 26 marzo 2024