CGIA. Le imprese rischiano un boom di fallimenti

L'Ufficio Studi della CGIA, Associazione Artigiani Piccole Imprese di Mestre, pubblica una notizia sul rischio di fallimento delle imprese che potrebbe verificarsi dal prossimo autunno. Analizzando infatti la serie storica degli ultimi 10 anni, il picco delle “chiusure” è stato raggiunto nel biennio 2014-2015, ovvero 1,5/2 anni dopo la crisi del debito sovrano che ha colpito l'Italia. Pertanto gli effetti di una crisi si esplicitano successivamente come recessione. Quindi le difficoltà causate dal Covid e gli effetti negativi riconducibili alla guerra in Ucraina potrebbero portare un'impennata di fallimenti già da quest'anno per poi continuare per tutto il 2023. 
 
In Puglia nei primi 5 mesi del 2022 i fallimenti sono stati 124, ossia 63 in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, con un calo del -33,7%. Di seguito il dato analizzato a livello provinciale:
 
BARI: 64 fallimenti, 32 in meno rispetto allo stesso periodo del 2020 (-33,3%)
BRINDISI; 10 fallimenti, nessuna variazione rispetto allo stesso periodo del 2020
FOGGIA: 14 fallimenti, 14 in meno rispetto allo stesso periodo del 2020 (-50,0%)
LECCE: 19 fallimenti, 5 in meno rispetto allo stesso periodo del 2020 (-20,8%)
TARANTO: 17 fallimenti, 12 in meno rispetto allo stesso periodo del 2020 (-41,4%)

Per gli approfondimenti si può consultare la fonte.

Pubblicato il 28 giugno 2022