Dall’esitazione vaccinale all’offerta personalizzata, un evento per potenziare la prevenzione

Si chiama “Calendario vaccinale per la vita”, il percorso di prevenzione vaccinale che abbraccia appunto tutto il corso della vita di ogni persona. E su questo, in tutte le sue sfaccettature, si è concentrato il convegno “Prevenzione vaccinale 2023-25 – La salute del futuro”, tenutosi a Bari venerdì 12 aprile 2024. Con la segreteria scientifica di Michele Conversano, direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl Taranto, e Nehludoff Albano, dirigente del Servizio Promozione della salute della Regione Puglia, l’evento ha affrontato il tema partendo dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale (PNPV).

Pierluigi Lopalco, professore ordinario di Igiene, ha illustrato le evoluzioni della pianificazione dal 2012 a oggi e le novità dell’attuale Piano con i suoi obiettivi, non solo in termini di copertura ma anche per rafforzare la governance e la comunicazione, in contrasto al fenomeno dell’esitazione vaccinale. Il tema dell’esitazione è stato più volte sottolineato, Albano ha anche ricordato le Raccomandazioni del Consiglio dell’Unione europea rivolte sia agli Stati membri sia alla Commissione che ad entrambi, per lavorare assieme. 
L’esitazione è un problema che riguarda sia le vaccinazioni delle bambine e dei bambini, dove insistono i timori dei genitori nella somministrazione di più vaccini in pochi mesi e che dunque spesso vengono ritardati, sia le vaccinazioni dell’adulto dove moltissimi soggetti non vedono completato il percorso del calendario. Eppure le vaccinazioni delle persone adulte, come ad esempio quelle previste per i 65enni, devono avere la stessa dignità strategica delle tappe prescritte per i piccoli.

Un valido contesto in cui è possibile approcciare l’adulto è quello della medicina dei viaggi. I numeri dicono che oltre un miliardo di persone viaggiano nel mondo e questa è un’occasione preziosa per fare un check del calendario vaccinale e offrire attivamente sia i vaccini specificamente richiesti per il Paese in cui ci si sposta sia quelli previsti nel comune percorso di prevenzione.
È importante lavorare sull’esitazione vaccinale anche degli operatori sanitari e sulla formazione di medici e pediatri il cui intervento è fondamentale nel proporre e accompagnare alla vaccinazione.

Si è parlato anche di popolazione a rischio e della fascia cosiddetta hard to reach (difficile da raggiungere) e su questo Albano ha annunciato il cambiamento nella governance e nelle modalità dell’offerta vaccinale, ovvero la collaborazione per avvicinarsi alle persone in più contesti e in modo personalizzato, e l’acquisizione dei Motorhome, possibile grazie ai finanziamenti del Programma nazionale Equità nella salute, con equipe specializzate per offrire la prevenzione nei luoghi dove le persone si trovano. La personalizzazione dell’offerta vaccinale passa anche per le Case di comunità, strumenti della medicina di prossimità previsti dal Decreto Ministeriale n. 77 del 2022 e dal Regolamento regionale che nel 2023 ha istituito le Case di comunità come Punti unici di accesso alla prevenzione.

Pubblicato il 12 aprile 2024