IL CARRUBO IN PUGLIA PER LA RIGENERAZIONE DEL PAESAGGIO AGRARIO DELLA PUGLIA UNA RISORSA CHE RICHIEDE UNA FILIERA ED UNA RETE TRA GLI AGRICOLTORI

Catalogo delle sfide e delle opportunità - Linea A

 

Organizzazione: Società Agricola Olère Srl

Sito web: Masseriaolere.it

Descrizione breve: Il carrubo è un grande albero che insieme all'olivastro, al terebinto e al lentisco, già in epoca fenicia ricopriva con fitte foreste i paesi della costa mediterranea. Di queste grandi foreste è rimasto ben poco, ma il carrubo, in Puglia, è riuscito ad ambientarsi nonostante le alte temperature e la carenza di acqua. Per questo motivo, gli alberi di carrubo sono un'opportunità di riqualificazione produttiva dei territori colpiti e minacciati dal diffondersi della Xylella. Attraverso la valorizzazione di questa pianta millenaria, infatti, è possibile garantire una produzione agricola molto resistente agli attacchi esterni dal punto di vista fitosanitario, con scarsa richiesta di acqua ed elevata resilienza ai cambiamenti climatici, capace tuttavia di dar vita a prodotti ad elevato valore nutraceutico e commerciale. Manca però la capacità di creare una filiera pugliese dedicata alla valorizzazione di questa pianta, mediante l’attivazione di processi di trasformazione dei suoi frutti, direttamente sul territorio regionale. Oggi infatti i produttori pugliesi di carrube, sono costretti a spedire le proprie carrube in Sicilia per effettuare la molitura e far viaggiare quindi le carrube prima e la farina dopo, con un notevole dispendio di risorse economiche ed impatto sull’ambiente. Inoltre i trasformatori pugliesi (pastifici, laboratori di pasticceria, forni, produttori di elementi nutraceutici, laboratori di cosmetica) tendono ad acquistare le farine direttamente dai siciliani, senza invece ricorrere a produzioni locali, che a causa della lavorazione fuori regione, sono molto impattanti in termini di trasporti di andata e ritorno e sottraggono valore aggiunto alla produzione regionale. Questo perché manca in Puglia, seppure ci sia una discreta quantità di materia prima (circa il 10% della produzione nazionale è pugliese, come scrive Massimiliano Brugaletta, Agronomo LBG Sicilia), la capacità di aggregarsi e avviare una filiera dedicata alla lavorazione delle carrube e suoi derivati, nonostante il sempre maggiore utilizzo delle carrube come sostituto del cacao in dolci e bevande, come addensante in salse e gelatine, e come ingrediente in prodotti alimentari come gelati e prodotti da forno. La Società Agricola Olère inoltre al fine di sperimentare diverse opportunità di valorizzazione ed utilizzazione delle carrube, grazie al progetto di ricerca CE.SI.R.A. (Psr Puglia 2014/2022 Misura 16.2) ha messo a punto un impianto di produzione di un estratto ricco in polifenoli, prodotto nutraceutico e probiotico, utilizzabile anche come componente farmacologico, come biocida contro organismi nocivi sia nell’uomo, sia in agricoltura. Manca la capacità di fare sistema tra operatori al fine di valorizzare questa pianta che è una risorsa preziosa per il paesaggio, e dai suoi frutti trarne reddito, attivando una filiera pugliese della lavorazione del carrubo.
 

Parole chiave: Carrubo, filiera, agroalimentare, rete, sostenibilità, biodiversità, nutraceutico, riqualificazione paesaggio, farina di carrube, polifenoli,

Filiera dell'innovazione: SALUTE DELL’UOMO E DELL’AMBIENTE

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Pubblicato il 30 settembre 2025