Taranto, Dipartimento Welfare sperimenta il welfare aziendale in agricoltura con un nuovo modello di benessere sociale

In un tempo in cui il lavoro agricolo è ancora spesso percepito come marginale, precario, frammentato, il Dipartimento Welfare della Regione Puglia sceglie di invertire la rotta, portando proprio in questo settore una delle sfide più importanti del nostro tempo: la costruzione di un welfare aziendale autentico, equo e inclusivo.
Con l’attuazione dell’articolo 70 della Legge Regionale n. 42 del 31 dicembre 2024 viene avviata una sperimentazione pionieristica nel territorio della provincia di Taranto. Si tratta di un intervento che mira a introdurre modelli organizzativi family-friendly nel comparto agricolo, un settore che spesso resta escluso dai benefici delle politiche di welfare.
«Il nuovo modello sperimentale è il segno concreto che anche il lavoro nei campi, troppo spesso dimenticato, può e deve essere accompagnato da strumenti di tutela, di dignità e di benessere per chi lo svolge. Stiamo dicendo chiaramente che non esistono lavoratori di serie B, e che il welfare deve arrivare ovunque» - dichiara il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.
Il provvedimento prevede che l’Ente bilaterale agricolo di riferimento per la provincia di Taranto – Faila-EBAT – presenti un progetto entro 30 giorni dalla pubblicazione ufficiale dell’Avviso, contenente azioni di sensibilizzazione, animazione, informazione e servizi concreti rivolti ai lavoratori agricoli e alle loro famiglie. Tra gli interventi previsti ci sono sportelli informativi, incontri divulgativi, eventi pubblici e, soprattutto, misure dirette a sostenere la genitorialità e a favorire la conciliazione tra vita e lavoro.
«Questa misura risponde a un bisogno culturale prima ancora che economico. Non si tratta solo di erogare servizi, ma di mandare un messaggio: il lavoro agricolo ha lo stesso diritto alla cura, alla qualità della vita e alla tutela che riconosciamo a qualunque altro comparto. È una questione di giustizia sociale e di rispetto verso chi garantisce il nostro cibo ogni giorno» - afferma il consigliere delegato al Welfare della Regione Puglia, Ruggiero Mennea.
Il progetto ha un forte impianto sociologico: si colloca in un momento storico in cui il concetto di welfare aziendale deve essere ripensato alla luce delle trasformazioni della società contemporanea, del lavoro e della famiglia. In particolare, l’agricoltura rappresenta una frontiera sociale fragile, spesso attraversata da dinamiche di invisibilità, fatica e isolamento. Portare qui un nuovo modello di welfare significa includere gli esclusi, significa rafforzare la coesione sociale partendo da chi è rimasto ai margini, significa investire in un’idea di lavoro che non sia solo produttività, ma anche umanità.
“La misura sperimentale per la provincia di Taranto, proprio per queste sue caratteristiche, è stata pensata in maniera complementare agli altri interventi in materia di welfare già programmati attraverso le risorse JTF ed è frutto di un processo istituzionale che valorizza il dialogo tra Regione ed enti bilaterali. In linea con gli investimenti effettuati dal Dipartimento con l’avviso sul welfare aziendale rivolto alle piccole e medie imprese pugliesi, riteniamo che le lavoratrici e i lavoratori dell’agricoltura non debbano essere costretti a scegliere tra famiglia e reddito. Attraverso questo intervento da un lato finanziamo servizi, dall’altro promuoviamo un modo nuovo di pensare l’impresa, che tenga conto del benessere della persona» - spiega la direttrice del Dipartimento Welfare della Regione Puglia, Valentina Romano.
Dal punto di vista operativo, il progetto seguirà step precisi: dopo la presentazione e approvazione della proposta progettuale da parte di Faila EBAT, sarà firmata una convenzione con il Dipartimento Welfare regionale e si procederà alla pubblicazione di un Avviso rivolto direttamente ai lavoratori e alle imprese aderenti. Le attività dovranno partire entro 45 giorni dalla firma della convenzione e dovranno avere durata annuale.
Questa iniziativa, che rappresenta una delle prime in Italia ad applicare il concetto di welfare aziendale al settore agricolo, si inserisce in una visione regionale ampia, che valorizza l’agenda 2030, la Strategia Regionale di Sviluppo Sostenibile e l’Agenda di Genere.
Il percorso è partito su proposta della consigliera regionale Lucia Parchitelli, che ha fortemente voluto che anche il mondo agricolo fosse parte delle politiche di innovazione sociale.
In definitiva, con questa misura si vuole dare un messaggio a tutta la comunità pugliese, e non solo: il benessere non è un privilegio, ma un diritto e detto diritto deve essere garantito anche, e soprattutto, dove finora è mancato.
Pubblicato il 22 settembre 2025