Puglia in prima linea per la CTE 2021/27: opportunità di sviluppo locale con Interreg NEXT MED

Quindici paesi partecipanti, circa 253 milioni di euro a disposizione, 4 Priorità di Intervento, 4 bandi (Standard, Green Transition, Capitalisation, Consolidation) da lanciare a partire dalla primavera del 2023: sono i primi dati diffusi dall’Autorità di Gestione in riferimento al Programma Interreg NEXT MED 2021/27 per la costruzione di un Mediterraneo più competitivo e smart, più verde/a zero emissioni e resiliente, più inclusivo e attento al sociale, dalla buona governance istituzionale.

«Rispetto ai programmi precedenti ENPI ed ENI CBC – ha spiegato Roberto Raimondi, direttore generale, Autorità di Gestione del Programma/Regione autonoma della Sardegna – tre sono le novità di rilievo di Interreg NEXT MED: l’ampliamento geografico attraverso l’ingresso di Turchia ed Algeria, un’attenzione particolare ai giovani e una sperimentazione per una governance locale attraverso il coinvolgimento attivo di tutti gli stakeholder territoriali. Questa rinnovata ambizione collettiva per il Mediterraneo è accompagnata da risorse finanziarie in aumento del 21% rispetto alla programmazione 2014-20.»

In attesa dell’imminente approvazione, da parte della Commissione Europea, dell’Interreg NEXT MED si è parlato presso la Fiera del Levante di Bari, giunta alla sua 85^ edizione, testimoniando la volontà della Regione Puglia di massimizzare gli impatti in termini di opportunità e sviluppo locale a partire dagli input del nuovo ciclo di Programmazione della Cooperazione Territoriale Europea 2021/27 nel bacino del mar Mediterraneo.

“La Puglia può essere protagonista se costruisce una strategia di sviluppo sui temi della green economy e della blue economy e se lo fa ponendosi al centro del Mediterraneo – ha detto Alessandro Delli Noci, assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia -. Questi programmi strategici di cooperazione comunitaria sono fondamentali per generare opportunità di crescita e per costruire condizioni per re-immaginare strumenti, come nel caso della Fiera del Levante, che potrebbe diventare l’Expo del Mediterraneo in cui creare dibattito, contaminazione, incontro tra imprese e quindi opportunità. In questo contesto, Taranto può essere il riferimento della Puglia e dell’Italia nel bacino del Mediterraneo anche grazie al riconoscimento ottenuto con i Giochi del Mediterraneo.”

La centralità nel Mediterraneo della città di Taranto, con una posizione trainante per le politiche di sviluppo territoriali e urbane mediterranee, è stata sottolineata anche da Rinaldo Melucci, sindaco di Taranto, ed Elio Sannicandro, direttore generale dell’Asset.

“In questi anni insieme al sistema regionale abbiamo avviato a Taranto un grande laboratorio simbolico sulla transizione economica, culturale e umanistica – ha detto Rinaldo Melucci - e ci siamo dotati di obiettivi e programmi misurabili e tangibili come i Giochi del Mediterraneo o altri grandi eventi. Volevamo, inoltre, che insieme alla ricaduta positiva in termini di attrazione di investimenti e di visitatori ci fosse un’eredità per la nostra comunità, che deve riscattarsi da vecchi modelli di sviluppo, datati e negativi. Grazie a programmi di coesione e di vicinato mediterraneo e numerosi tavoli istituzionali, siamo riusciti ad amplificare la proiezione dei nostri territori verso gli altri paesi del Mediterraneo che ora sono interessati a investire sul nostro sistema di impresa, e questo significa una diversificazione produttiva e nuovi modelli di sviluppo economico. Penso che il fermento economico e culturale che sta avendo Taranto in questi anni non abbia pari nel Mezzogiorno d’Italia e che Taranto possa essere locomotiva per la Puglia.”

“Grazie ai Giochi del Mediterraneo di Taranto abbiamo creato una connessione con ben 26 paesi che si affacciano sul Mediterraneo – ha dichiarato Elio Sannicandro -; e questo è un vero partenariato importante tra paesi che si riferiscono a uno stesso bacino e hanno problematiche comuni. Per l'Italia e per Taranto questo parternariato è strategico e ha una rilevanza geopolitica particolare. Per l'Italia, e per la Puglia in particolare, è molto importante guardare al Mediterraneo e al Sud dove abbiamo un bacino di riferimento che ci ascolta e apprezza le tecnologie, la cultura, soprattutto scientifica, e la qualità della regione Puglia. Se in Europa siamo relativamente indietro, nel Mediterraneo siamo i primi e questo consente alle nostre aziende, alle nostre società e alle istituzioni di poter svolgere un ruolo trainante.”

L'evento, organizzato dalla Regione Puglia in qualità di co-Presidente del Comitato Nazionale del Programma ENI CBC MED 2014-20 e National Contact Point, nell’ambito del “Programma Operativo Complementare Governance dei programmi nazionali dell’Obiettivo Cooperazione Territoriale Europea 2014-2020” - PAC CTE, ha evidenziato l’importanza della proiezione mediterranea dei partenariati territoriali, presentando i principali risultati fino a oggi ottenuti attraverso il racconto di storie e buone pratiche, eccellenze in numeri e qualità progettuali, insieme ad attività e modelli di intervento nazionali per la capitalizzazione. Interessanti sono risultate, in particolare, le osservazioni di Monica Bellisario (Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento Politiche di Coesione), che ha parlato del nuovo modello di governance nazionale per la CTE e delle peculiarità della CTE per il nuovo periodo 2021-27. Ambiziose, in generale, si confermano le visioni internazionali del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) come emerso dall’intervento di Jacopo Martino, capo delegazione nazionale e co-presidente di Comitato nazionale ENI CBC MED/NEXT MED.  

L’Italia, attraverso i propri territori eleggibili (9 Regioni pienamente eleggibili e 6 regioni “contigue”) ha già partecipato, in risposta alle tre call ENI MED con ben 570 proposte progettuali con almeno un partner italiano (su 706 proposte complessive). Al termine del processo di valutazione sono stati finanziati 80 progetti (pari a circa l’11,3% di quelli complessivamente presentati), di cui ben 73 vedono la partecipazione di almeno un soggetto nazionale. Il finanziamento complessivo a partner italiani ammonta a € 39.6 milioni. La Puglia, in particolare, attraverso i propri stakeholder territoriali e all’interno di ampi partenariati mediterranei, gestisce 6 iniziative progettuali, con un budget dedicato di poco più di 2 Milioni di euro da coordinare per iniziative di sviluppo locali, in sinergia con quelle dei relativi partner mediterranei.
Importante, quindi, continuare a impegnarsi per il rafforzamento del partenariato regionale e nazionale nell’ampio bacino Mediterraneo e all’interno della Politica Europea di Vicinato.
I materiali dell’evento (slides, registrazione video, foto) saranno presto disponibili sul sito web https://enimed.regione.puglia.it

Pubblicato il 20 ottobre 2022