Emergenza idrica: emanata l’Ordinanza n. 586/2025. In vigore misure straordinarie per la tutela della risorsa idrica fino al 29 ottobre 2026

Con ordinanza del Presidente della Giunta regionale n. 586 emanata in coerenza con il “Piano di emergenza per il superamento della crisi idrica 2025-2026 nel comparto potabile”, adottato con DGR n. 1584/2025, e in seguito al Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 545/2025 “Dichiarazione dello stato di emergenza regionale per rischio da deficit idrico” sono state disposte le seguenti misure straordinarie con efficacia fino al 29 ottobre 2026:

  1. Divieto di utilizzare acqua destinata al consumo umano, per usi impropri. Al fine di garantire la continuità del servizio idrico e la tutela delle utenze prioritarie, l’Ordinanza introduce il divieto di utilizzare acqua destinata al consumo umano per usi impropri, quali ad esempio: l’innaffiamento di giardini e prati, il lavaggio di cortili, piazzali e similari, il riempimento di piscine, vasche.
  2. Misure relative all’utilizzo delle opere di derivazione delle acque sotterranee destinate al consumo umano distribuite dagli acquedotti che rivestono pubblico interesse (aspetto quantitativo). Alla luce dell’innalzamento del livello di criticità idrica per il comparto potabile della Regione Puglia, l’Ordinanza autorizza una deroga al limite di eccedenza per il prelievo da tutte le opere di derivazione delle acque classificate in priorità P1 – indispensabili per l’approvvigionamento idrico ordinario, come individuate nel DPGR n. 575/2023.
  3. Misure relative all’utilizzo delle opere di derivazione delle acque sotterranee destinate al consumo umano distribuite dagli acquedotti che rivestono pubblico interesse (aspetto qualitativo)

Le Aziende Sanitarie Locali, territorialmente competenti sono incaricate di:

  • assicurare l’attuazione, su tutto il territorio regionale, delle disposizioni di cui al D.lgs. n. 18/2023 sottoponendo a controlli le opere di derivazione delle acque sotterranee destinate al consumo umano distribuite dagli acquedotti che rivestono pubblico interesse elencate nell’Allegato 1 al DPGR n. 575/2023, classificate in priorità “P1 – indispensabili per l’approvvigionamento idrico ordinario” ed accertando il rispetto dei parametri elencati nell'Allegato I, Parti A, B e C.
  • avviare una campagna di monitoraggio dei parametri elencati nell’Allegato I, Parti A, B e C e nell’Allegato II del D.lgs. n. 18/2023, presso le opere di derivazione delle acque sotterranee destinate al consumo umano distribuite dagli acquedotti che rivestono pubblico interesse elencate nell’Allegato 1 al DPGR n. 575/2023, classificate in priorità “P2 – sanabili e non, ad uso occasionale emergenziale”.
  • trasmettere gli esiti alla Regione Puglia, all’Autorità Idrica Pugliese e ad Acquedotto Pugliese S.p.A.

L’Autorità Idrica Pugliese e Acquedotto Pugliese S.p.A., a seguire, provvederanno alla selezione, sulla base degli esiti della campagna di monitoraggio, delle opere di derivazione classificate in priorità P2, per le quali sarà formulata istanza di attivazione alla Regione Puglia.

È ammesso ricorso al TAR entro 60 giorni dalla pubblicazione o ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni.

Pubblicato il 19 dicembre 2025