Export: il Fondo 394 sosterrà le imprese italiane colpite dalla crisi in Ucraina

La Farnesina ha deciso di riattivare la linea patrimonializzazione del Fondo 394, concedendo un contributo a fondo perduto per le imprese che esportano in Russia, Ucraina e Bielorussia. 

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Oltre al caro energia e materiali, infatti, uno degli effetti più gravi - per le nostre imprese - della guerra in Ucraina è la contrazione dell’export verso la Russia, particolarmente marcata per alcuni settori di punta del Made in Italy.

Per questo il dl 14-2022 ha previsto un finanziamento (in parte a fondo perduto) per sostenere le imprese particolarmente esposte sul mercato russo, da sempre grande importatore di prodotti italiani come la moda o l'agroalimentare. A questo si aggiunge poi la sospensione per un anno della restituzione dei finanziamenti SIMEST già ottenuti.

Entrambe le misure - prevede il decreto - si applicheranno fino al 31 dicembre 2022, una volta ottenuto il via libera da Bruxelles.

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La misura in questione è stata inserita alla Camera nel corso dell’esame per la conversione in legge del decreto, che ieri ha iniziato l’iter di approvazione anche in Senato.

L'articolo 5-ter del decreto 14-2022 ha previsto infatti la possibilità di richiedere un finanziamento per le operazioni di patrimonializzazione da parte di imprese che, negli ultimi tre bilanci depositati, hanno realizzato un fatturato medio pari ad almeno il 20% del fatturato aziendale totale con operazioni di esportazione diretta verso l'Ucraina, la Federazione Russa e la Bielorussia.

La misura riattiva quindi la linea patrimonializzazione del Fondo 394 di SIMEST, prevedendo anche una deroga per quanto riguarda il contributo che non va restituito. Rispetto alla disciplina ordinaria, infatti, l’articolo 5-ter concede un cofinanziamento a fondo perduto fino al 40% dell'intervento complessivo di sostegno: una percentuale molto più alta rispetto a quella ordinaria che si attesta invece sul 10%.

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Oltre ai finanziamenti agevolati per la patrimonializzazione delle imprese che realizzano quote importanti di fatturato in Russia, il decreto 14-2022 ha previsto anche un altro intervento pro-liquidità per le imprese colpite dalla crisi ucraina.

L’articolo 5-ter ha disposto infatti una sospensione fino a 12 mesi del pagamento della quota capitale e degli interessi delle rate in scadenza nel corso dell'anno 2022, per i finanziamenti concessi dal Fondo 394 (con la conseguente traslazione del piano di ammortamento per un periodo corrispondente).

In questo caso l’aiuto interessa sia le imprese che in questi anni hanno realizzato il 20% di export in Russia, Ucraina e Bielorussia, sia le aziende che hanno filiali operative o partecipate dirette in quei paesi.

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Pubblicato il 24 marzo 2022