Progetto Cluster, strategie per l’inserimento nel mercato del lavoro

Il progetto di capitalizzazione “advanCing youth and women sociaL inclUSion in The mEditerRanean” (Cluster) si basa fortemente sull’esperienza del predecessore progetto Standard “HELIOS: enHancing thE sociaL Inclusion Of neetS”, entrambi co-finanziati dal Programma ENI CBC MED 2014-2020 nell’ambito della priorità A.3.1: fornire competenze a giovani (NEET) e donne per l’inserimento nel mercato del lavoro.

Il progetto HELIOS ha realizzato una buona prassi che è rappresentata dalla piattaforma e-learning oggetto di ispirazione per il disegno e la realizzazione successiva della piattaforma di apprendimento e formazione on line del progetto CLUSTER – spiega Alessandro Pernice, project manager, E.M. Associazione ARCES – L’idea del Gruppo di lavoro internazionale del progetto CLUSTER, costituito da otto prestigiose organizzazioni pubbliche e private rappresenti sette paesi del Mediterraneo (Francia, Italia, Cipro, Spagna, Tunisia, Giordania e Palestina) è stata dunque quella di analizzare criticamente la piattaforma HELIOS e di implementare delle funzionalità non presenti in quest’ultima, tra le quali vale la pena menzionare l’apprendimento asincrono che ha permesso ai corsisti del progetto di apprendere velocemente e secondo le loro disponibilità tematiche emergenti”.

L’esperienza di capitalizzazione, dunque, in quali settori innovativi si è concentrata in Italia?
Il progetto CLUSTER si è proposto di combattere l’esclusione sociale e la povertà dei gruppi vulnerabili, dotando i NEETs (Not in education, employment or training) e le donne disoccupate di tutte le età di competenze spendibili nei settori dell’Idroponica (Economia Verde), Acquaponica (Economia Blu), Trasformazione dei prodotti alimentari (Economia Circolare), Coltivazione Biologica (Agricoltura Sostenibile); da non sottovalutare l’importanza delle Abilità Trasversali (Soft Skills). Dall’analisi condotta dal gruppo di lavoro del partner Italiano “ARCES” emerge che questi settori innovativi ed in rapido sviluppo necessitano sempre più di “capitale umano” formato di cui il territorio italiano è carente. Crediamo fortemente che aver avviato delle esperienze formative e di tirocinio aziendale in questi settori porterà nel prossimo futuro disponibilità di personale “specializzato” all’attenzione degli imprenditori locali interessati allo sviluppo del modello di economia sostenibile”. 

D’altra parte, cosa accadde per il gruppo di giovani formato dal progetto CLUSTER?
Parliamo di oltre una decina di beneficiari per il partner italiano che potrà trasferire la propria esperienza didattica ad altri soggetti presenti nel nostro territorio creando un effetto moltiplicatore sia in termini di richieste di corsi di formazione, che di domanda lavorativa.  Essendo ARCES un ente di formazione professionale accreditato e membro della rete nazionale ASSOFOR “Associazione Organismi di Formazione”, crediamo che le possibilità di sviluppo di questi corsi nell’intero territorio nazionale nel breve e medio termine siano davvero notevoli”. 

Quale spinta hanno prodotto lo sviluppo del metodo di “skills need assessment” (valutazione delle competenze) e di profilazione dei NEETs da parte dell’ARCES?
Grazie alle attività progettuali, ha portato ad incrementare le relazioni con i Centri per l’Impiego e con gli stakeholder nazionali (ANPAL) e regionali (CIAPI) che si occupano di politiche attive del lavoro, permettendo altresì un confronto arricchente con questi attori sulle pratiche esistenti di identificazione e mappatura dei soggetti beneficiari della formazione”.  

Sinergie con altri progetti?
Sicuramente il progetto GREENLAND – “GREEN-skiLls for a sustainable Development” che prevede l’organizzazione di corsi di formazione sulle tematiche dell’economia verde e circolare rivolte a giovani siciliani NEET e donne in cerca di lavoro. Le principali sinergie tra CLUSTER e GREENLAND hanno riguardato l’attività svolta dai team di progetto in termini di “profilazione” dei gruppi vulnerabili, con lo scopo di armonizzare e omogeneizzare i modelli esistenti nel Mediterraneo (uso di form condivisi e fruibili on-line) per favorire questa pratica. Inoltre, l’uso di software e modelli congiunti in materia di didattica, aiuta a realizzare la digital transformation negli spazi educativi, che si tratti di TVET o di enti di ricerca e accademici. CLUSTER ha beneficiato fortemente del know-how e dell’esperienza sviluppata dai partner di Greenland in materia di apprendimento”. 

Consulta la scheda sintetica del progetto CLUSTER in lingua italiana. 
 

Pubblicato il 01 dicembre 2023