L’inserimento nel mercato del lavoro: le possibilità HELIOS nel Mediterraneo

Il progetto HELIOS - “enHancing thE sociaL Inclusion Of neetS” vanta un solido partenariato che riunisce organizzazioni di ben 6 paesi del Mediterraneo: Giordania, Grecia, Italia, Palestina, Spagna, Tunisia. “La cooperazione tra culture, identità e uomini eterogenei rappresenta il patrimonio inestimabile di arricchimento per tutti i territori” dice Francesco Foraci, consulente del Distretto della Pesca e Crescita Blu – COSVAP.

“In Italia, in particolare nella Regione Sicilia, il nostro Distretto ha stipulato una forte collaborazione con il Lead Applicant, il Collegio Universitario di Merito Arces – continua Foraci – Si lavora certamente in termini di sistema su tutto lo spazio internazionale, con l’obiettivo di coinvolgere i soggetti target del progetto e permettere a giovani Neets (Not Education, Employment or Training) e donne di Pesi terzi di avere una esperienza di arricchimento del proprio know-how per un inserimento all’interno del tessuto sociale”.

Qual è la strategia?
“Da un lato, le economie locali dei territori coinvolti saranno arricchite grazie all’incremento della forza lavoro formata in modo coerente con le effettive esigenze aziendali, attraverso il potenziamento delle capacità professionali dei giovani disoccupati. D’altra parte verrà stabilito un legame più forte tra le istituzioni, le TVET e le esigenze delle imprese locali”.

Come potrà il progetto fornire curricula per corsi di formazione innovativi, orientati alle esigenze specifiche del mercato del lavoro?
“La vera forza è nel coinvolgimento attivo e diretto di diversi soggetti Istituzionali, di realtà afferenti a eterogenei ambiti sociali quali la formazione, i settori produttivi della pesca e dell’agricoltura, della ricerca scientifica. Così si potranno realmente rafforzare capacità professionali di disoccupati vulnerabili, persino con possibilità di mobilità nell’intera regione mediterranea”.

La proposta di HELIOS, nell’ambito di ENI CBC MED 2014/20, dunque, guarda all’economia blu e circolare (Blue and Circular Economy - BaCE) come un settore dal grande potenziale di crescita rigenerativa. In che termini?
“Il Progetto prevede la restituzione di diversi output tra i quali: software per la profilazione della situazione dei NEET in ciascuna area interessata, identificazione di settori specifici con un elevato potenziale di occupazione nell’economia blu e circolare, database di curricula professionali orientati alle esigenze del mercato del lavoro, accordi tra istituti di formazione e imprese BCEA per collegare meglio i TVET alle esigenze del mercato (1.720 NEET e donne formate nell’economia blu e circolare), realizzazione di eventi artistici sul tema dell’economia blu, coinvolgimento di giovani in tirocini transfrontalieri e tanto altro” .

Scheda sintetica sul progetto.

Pubblicato il 29 aprile 2020