Istat. I divari territoriali del PNRR

L'istat pubblica i dati centrati sulla priorità trasversale 3 del PNRR "Divari di Cittadinanza" articolata in un obiettivo generale di convergenza e su due obiettivi specifici: Infrastrutture (missioni 1-3) e Servizi alle Persone (missioni 4-6). Il lavoro si correda di 20 tavole ed i relativi cartogrammi e grafici.

In generale, il lavoro conferma la persistenza di divari strutturali di vario genere e livello, anche molto ampi; di rado si apprezzano processi di convergenza significativi. Nell’insieme sembra emergere una difficile sostenibilità dei divari, per l’impatto inedito sulla struttura demografica della società meridionale, che appare sempre più fragile nelle prospettive future. In particolare:

  • da oltre un ventennio il “PIL pro-capite” nel Mezzogiorno si aggira intorno al 55-58% del Centro-Nord;
  • il livello d’istruzione nel Mezzogiorno conferma una grave arretratezza;
  • la condizione lavorativa vede fortemente penalizzati i giovani meridionali;
  • ne scaturisce una preoccupante ripresa dell’emigrazione di massa;
  • nell’ultimo ventennio il processo di digitalizzazione è stato molto rapido, ma il Mezzogiorno non ha ancora recuperato il gap di partenza;
  • l’obsolescenza delle reti idriche è un fattore critico specie nel Meridione;
  • il Mezzogiorno presenta una dotazione di infrastrutture di trasporto visibilmente inferiore alle altre ripartizioni;
  • nel Mezzogiorno, gli outcome dell’istruzione sono notevolmente peggiori: le competenze degli studenti risultano più basse in tutte le discipline e il gap aumenta nei diversi gradi d’istruzione;
  • i servizi per l’infanzia sono cruciali per la crescita del bambino e per l’occupabilità delle donne con figli;
  • divari territoriali rilevanti caratterizzano l’efficienza, appropriatezza e qualità dei servizi sanitari, soprattutto nel Mezzogiorno.

Per gli approfondimenti si può consultare la fonte.

In Puglia l'estensione della rete ferroviaria ha un saldo negativo per la dismissione di tratti obsoleti. L'elettrificazione della rete è pari al 21,9%. La nostra regione si caratterizza anche per bassa qualità dei servizi sanitari.

Pubblicato il 26 gennaio 2023