Comitato Unico di Garanzia - CUG
Presentazione
Il Comitato Unico di Garanzia (CUG) per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni è stato istituito dalla Regione Puglia ai sensi dell'articolo 57 del D.Lgs n. 165/01 e della Direttiva emanata il 04/03/2011dai Dipartimenti della Funzione Pubblica e Pari Opportunità.
La partecipazione al CUG non comporta alcun compenso.
Finalità e compiti
Opera per garantire, nell'ambito dell'Ente, un ambiente di lavoro improntato al benessere organizzativo ed al rispetto dei principi di pari opportunità, per contrastare ed eliminare ogni forma di discriminazione e di violenza morale o psichica, per realizzare la migliore utilizzazione delle risorse umane.
Promuove la cultura delle pari opportunità e il rispetto della dignità della persona nel contesto lavorativo, attraverso la proposta, agli organismi competenti, di piani formativi per tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici, anche attraverso un continuo aggiornamento per tutte le figure dirigenziali.
Esplica le proprie attività (in modo del tutto gratuito) nei confronti di tutto il personale dipendente e dirigente ed esercita le sue funzioni in piena autonomia gestionale garantita dall'Ente stesso.
Il Comitato esercita i compiti propositivi, consultivi e di verifica, di seguito indicati, nell'ambito delle competenze allo stesso demandate per effetto dell'art. 57 comma 1 del D. Lgs.n. 165/2001.
a) Compiti propositivi:
- predisposizione di piani di azioni positive, per favorire l'uguaglianza sostanziale sul lavoro tra uomini e donne;
- promozione e/o potenziamento di ogni iniziativa diretta ad attuare politiche di conciliazione vita privata/lavoro e quanto necessario per consentire la diffusione della cultura delle pari opportunità;
- iniziative volte ad attuare le direttive comunitarie per l'affermazione sul lavoro della pari dignità delle persone nonchè azioni positive afferenti;
- analisi e programmazione di genere che considerino le esigenze delle donne e quelle degli uomini;
- diffusione delle conoscenze ed esperienze, nonchè di elementi informativi, documentali, tecnici e statistici sui problemi delle pari opportunità e sulle possibili soluzioni adottate da altre amministrazioni o enti, anche in collaborazione con la Consigliera di parità del territorio di riferimento;
- azioni che rientrano nella propria competenza ai fini della contrattazione integrativa;
- azioni atte a favorire condizioni di benessere lavorativo;
- azioni positive, interventi e progetti, quali indagini di clima, codici etici e di condotta, idonei a prevenire o rimuovere situazioni di discriminazioni o violenze sessuali, morali, psicologiche o di mobbing nell'Ente.
b) Compiti consultivi, mediante la formulazione di pareri su:
- progetti di riorganizzazione dell'Ente;
- piani di formazione del personale;
- orari di lavoro, forme di fessibilità lavorativa e interventi di conciliazione;
- criteri di valutazione del personale;
- contrattazione integrativa sui temi che rientrano nelle proprie competenze.
c) Compiti di verifica:
- risultati delle azioni positive, dei progetti e delle buone pratiche in materia di pari opportunità;
- esiti delle azioni di promozione del benessere organizzativo e prevenzione del disagio lavorativo;
- esiti delle azioni di contrasto alle violenze morali e psicologiche o mobbing, nei luoghi di lavoro;
- assenza di ogni forma di discriminazione, diretta e indiretta, relativa al genere, all'età, all'orientamento sessuale, alla razza, all'origine etnica, alla disabilità, alla religione o alla lingua, nell'accesso, nel trattamento e nelle condizioni di lavoro, nella formazione professionale, nella promozione negli avanzamenti di carriera, nella sicurezza sul lavoro.